Muoiono a distanza di sei ore l’uno dall’altra: quando l’amore supera la morte

Se l’amore non finisce e “semplicemente” la nostra anima gemella smette di esistere con noi, cosa succede? Forse, una parte di noi muore per sempre.

L’amore è un sentimento unico, che prende corpo ed anima, e quando finisce, restano i segni che per qualcuno sono impossibili da cancellare. Se, invece, si ha la benedizione di avere al proprio fianco un compagno per tutta la vita, immaginare un giorno la propria esistenza senza, è un dolore cupo che trafigge il petto.

amore
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Questa è una storia dal finale agrodolce, ma che ci ricorda qualcosa che oggi si tende a dimenticare troppo spesso. L’amore esiste, trovarlo non è semplice, ma una volta raggiunto non lo si lascia più, a costo della vita, a costo di noi stessi. Chissà se i protagonisti di questa storia sarebbero d’accordo? Quello che è certo, è che hanno condiviso la propria vita, fino alla fine.

Una storia d’amore durata più di mezzo secolo, fino alla triste dipartita dei due, ma il loro sentimento, continuerà in eterno. I ricordi, la famiglia e la forza dell’amore, invece, racconteranno ancora la storia di Iolanda e Luigi, come stiamo facendo noi. Due anime legate, che neanche la morte ha potuto separare.

Luigi e Iolanda, chi erano e chi ricorderà la loro straordinaria storia d’amore

I protagonisti di queste storia sono Luigi Viglione, 82 anni e la sua compagna di vita Iolanda Corino, 83, entrambi deceduti da poco. La storia dei due è forse simile a quella di molti, un amore, una vita lontani da casa, ma sempre insieme.

Iolanda e Luigi
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Luigi e Iolanda erano originari delle Langhe, rispettivamente da Mombarcaro e Castino. Insieme da una vita, la loro unione li ha portati ad Alba, vicino Cuneo, dove hanno vissuto fino alla fine. Erano entrambi operai alla Ferrero e siamo certi che un po’ di dolcezza, sia ancora rimasta in qualche cioccolatino incartato su uno scaffale. Forse il lavoro, forse la distanza da casa, Luigi e Iolanda non avevano figli, la loro famiglia erano fratelli, sorelle e nipoti in gran numero. Le stesse persone che li accompagneranno per l’ultimo viaggio, dalla parrocchia del Divin Maestro, ad Alba.

Iolanda era malata già da tempo, accudita da tutte le persone vicine, ma soprattutto, dal suo Luigi. La donna si è spenta martedì mattina, nella stessa casa che ha condiviso col marito, in via Rossano. La perdita di un amato non è mai semplice da gestire, anche se ormai la fine ha avvertito del suo arrivo da tempo. Per Luigi, o meglio, Gino, come lo chiamavano tutti, il tempo non avrà perso di significato. Sei ore dopo la morte della moglie, anche Luigi è stato ricoverato d’urgenza all’ospedale di Verduno, ma i medici non hanno potuto fare niente.

Sei ore ed il cuore di Luigi ha smesso di battere, un improvviso arresto cardiaco, ma forse, Luigi non c’era più già da sei ore. Forse l’età e lo shock, forse la vita di Luigi si è spenta assieme alla moglie Iolanda, forse si sono già ritrovati. A sei ore di distanza, una casa si è spenta in via Rossano, Alba.